Questo piccolo comune di neanche diecimila anime, adagiato in una vallata, ha nel suo territorio paesaggi di inestimabile bellezza. Si passa dal verde dei boschi che si arrampicano sul fianco della montagna al nero delle distese di lava dipinte dal vulcano con eruzioni del passato. Rappresenta un eccellente punto di partenza per partire all’esplorazione dell’Etna, dove guide esperte possono accompagnarci lungo i pendii più scoscesi o i sentieri meno ardui, mostrandoci scenari che nel nostro immaginario ricordano da vicino le desolate distese lunari.

Ma le meraviglie non si fermano qui: basterà capovolgere una pietra lavica abbastanza grande, per rimanere stupiti dalla moltitudine di coccinelle che trovano rifugio sotto di essa. Senza dimenticare poi la corsa sfrenata che si può affrontare in una parete quasi verticale e totalmente ricoperta di nera e finissima sabbia, capace di attutire qualunque caduta e rendere indimenticabile una ruzzolata lungo i fianchi di questo maestoso e insuperabile vulcano.

Dominique Vivant Denon, curatore del Louvre agli inizi dell’800, nel suo Voyage en Sicilie scrisse: “Tutto ciò che la natura ha di grande, tutto ciò che ha di piacevole, tutto ciò che ha di terribile, si può paragonare all’Etna, e l’Etna non si può paragonare a nulla”.